L’Associazione Nazionale Criminologi ed Analisti Forensi nasce con l’obiettivo di rappresentare la figura del criminologo e dell’analista forense, tenendo conto del titolo qualificante e delle specifiche competenze, di volta in volta, declinate. Al contempo, l’ANCAF mira a far conseguire alle figure in parola, un riconoscimento normativo e sociale, a livello nazionale, europeo ed internazionale. Lo spessore professionale dei propri iscritti è garantito attraverso un rigido e scrupoloso controllo sui requisiti per l’ammissione e grazie all’aggiornamento professionale ed all’obbligo per gli iscritti di ottenere i crediti formativi, l’ANCAF è in grado di garantire costantemente un altissimo livello professionale dei propri soci.
Il carattere interdisciplinare del criminologo e dell’analista forense legato agli studi scientifici, alle esperienze tecniche, alle scelte metodologiche, crea personalità professionali tutte diverse tra loro. Personalità e differenze che ANCAF valorizza ed esalta, inserendole in specifiche categorie al fine di evitarne la collocazione all’interno di un unico settore generale che, fino ad oggi, ha creato innumerevoli difficoltà per l’inquadramento dei titoli qualificanti dell’esperto in criminologia e scienze affini.
L’ANCAF è la prima associazione italiana che rende queste diversità punti di forza, alimentandone la specificità e la validità attraverso costanti aggiornamenti e garantendone, dunque, la qualificazione e continua riqualificazione nel tempo. Le figure professionali iscritte, sono organizzate e differenziate a seconda della specializzazione e titolo qualificante del singolo socio in base alle norme dettate dal Regolamento Generale.
Gli iscritti all’Associazione ai fini della successiva attestazione di qualità e di qualificazione professionale dei servizi,1 (come previsto dall’art. 4 comma 2 secondo periodo della Legge 4/2013) saranno divisi in Titoli/Categorie, in relazione all’attività professionale esercitata. Le Categorie e le specializzazioni sono due, ovvero quella del Criminologo e quella dell’Analista Forense e/o Criminalista. L’ANCAF è vicina ai propri associati offrendo un servizio di supporto per qualsiasi attività professionale che il socio si trovi ad affrontare.
Note
[1] In questo caso, il legame con la normativa europea è dato dal riferimento all’art. 81 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, che recepisce in Italia la direttiva 2006/123/CE, meglio nota come “direttiva servizi” o anche “direttiva Bolkenstein”. Tale direttiva, all’art.26, parla appunto di “marchi od altri attestati di qualità relativi ai servizi”, senza riferirsi alla qualificazione professionale in quanto tale