L’Associazione è aperta a chiunque che, oltre a condividerne i principi e le finalità fondanti, senza alcuna distinzione, né discriminazione e nel pieno rispetto del principio di uguaglianza sancito dalla costituzione, sia in possesso di titoli di studio e/o qualifiche professionali idonee, così come specificato al comma 5. Possono far parte dell’Associazione, in numero illimitato, le persone fisiche che:
a.      siano cittadini italiani o appartenenti ad uno stato della comunità europea (salvo espressa eccezione ad esprimersi nelle forme di Statuto e Regolamento da parte degli organi della Associazione ovvero da parte del Consiglio Direttivo ai sensi ed in conformità del susseguente art. 10 e segnatamente con precipua motivazione);
b.     abbiano raggiunto la maggiore età;
c.      siano dotate di irreprensibile condotta morale e civile;
d.     non siano state dichiarate fallite, inabilitate e/o interdette;
e.      non siano state espulse o radiate dai collegi o ordini professionali;
f.       non abbiano subito condanne penali passate in giudicato;
g.     godano appieno dei diritti civili che intendano conformarsi con il presente statuto ed i suoi regolamenti, vogliano collaborare per il raggiungimento dello scopo sociale e si impegnino a versare la quota associativa annuale.

Nel pieno rispetto del principio democratico dell’Associazione, senza per questo motivo attribuire al singolo socio poteri privilegiati, gli iscritti all’Associazione ai fini della successiva attestazione di qualità e di qualificazione professionale dei servizi, sono divisi in Titoli/Categorie, in relazione all’attività professionale esercitata. Le Categorie e le specializzazioni sono:
a.      Criminologo;
b.     Analista Forense e Criminalista.

A loro volta le suddette categorie hanno le seguenti specializzazioni:
a.      Criminologo:
1.    teorico: in tale categoria rientra il professionista che studia il delitto come fenomeno psicosociale nella sua realtà e nelle sue cause. Il suo campo di azione ha come oggetto lo studio del fenomeno criminale e dei mezzi atti a reprimerlo (per esempio: ricercatore ed accademico senza valenza di consulente tecnico).
2.    investigativo: in tale categoria rientra il professionista che studia il delitto nella sua realtà oggettiva analizzando il fenomeno ed i mezzi per reprimerlo (per esempio: consulente tecnico del Pubblico Ministero o avvocato difensore nella fase delle indagini preliminari).
3.    clinico: in tale categoria rientra il professionista che analizza la personalità del reo nella sua dimensione carceraria al fine di comprendere eventuali fenomeni di redenzione (per esempio: Consulente tecnico del Magistrato di Sorveglianza al fine di valutare la possibilità di assegnare permessi premio, licenze o forme alternative di pena).

b.     Analista Forense specialista in:
1.     Analista forense immagini e video
2.     Analista forense tracce audio
3.     Analista della grafia
4.     Analisi biologiche, chimiche e fisiche su reperti
5.     Armi e munizioni
6.     Attività di contrasto di frodi e contraffazioni
7.     Antropologia forense
8.     Archeologia forense
9.     Balistica ed esplosivistica forense
10. Analisi degli incendi
11. Botanica forense
12. Dattiloscopia
13. Entomologia forense
14. Fotografia forense
15. Informatica forense
16. Linguistica forense
17. Optometria forense
18. Analisi e ricostruzione della dinamica degli incidenti
19. Analisi e ricostruzione di cedimenti e rotture
20. Sopralluogo e rilievi tecnici sulla scena del crimine
21. Subacquea forense
22. Trascrizioni forensi
 
Per diventare socio il candidato dovrà almeno possedere, oltre ai requisiti indicati in precedenza, almeno uno di questi ulteriori requisiti:

1.      Criminologo (sia teorico che investigativo):
a.      avere conseguito master I livello in criminologia (EQF 7);
b.      avere conseguito la laurea scienze investigazioni con specialistica (EQF 7);
c.      avere conseguito una laurea II livello (laurea magistrale) in materie umanistiche / giuridiche (EQF 7) con il superamento di uno specifico corso accreditato dall’Associazione. Il superamento del corso accreditato può essere sostituito dalla dimostrazione di comprovata esperienza nel settore.
2.      Criminologo clinico[1]:
a.      avere conseguito master II livello in criminologia (EQF 8).
3.      Analista Forense:
a.      aver conseguito laurea di II livello (EQF 7) relativa alla specializzazione richiesta rilasciata da un’istituzione scolastica autorizzata e accreditata anche estera;
b.      aver conseguito il diploma di maturità in Italia o titolo equivalente ed avere un’esperienza documentata in ambito di Analisi Forense non inferiore a dodici mesi ovvero aver frequentato idonea attività formativa presso una struttura riconosciuta dall’Associazione;
c.      i requisiti scolastici e accademici possono essere sostituiti dal documentato esercizio della professione di Analista Forense / criminalista in una determinata disciplina tecnico-forense non inferiore a cinque anni nell’ultimo decennio, salvo diverse disposizioni del Regolamento interno.

Inoltre in base alla propria esperienza professionale, il socio potrà vantare il titolo di esperto e di professionista così come previsto dagli articoli 23 e ss. del Regolamento Generale.

[1] Il parametro di accesso a tale specializzazione è stato ripreso dall’Avviso di selezione di esperti in sociologia, criminologia e mediazione culturale da inserire nell’elenco ex art. 132, D.P.R. 230/2000 pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia in data 23 gennaio 2020 relativo alle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

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